Test del cammino dei 6 minuti

Il Test del Cammino dei 6 minuti (6MWT) è un test sicuro e affidabile, strumento attendibile per la valutazione della capacità di esercizio in diverse situazioni, sia di normalità sia di patologia. La sua applicazione in medicina cardiovascolare e in riabilitazione è utile alla pratica clinica. Utilizzato come strumento di valutazione e di stratificazione, prognostica per soggetti affetti da scompenso cardiaco e come indicatore di morbilità e mortalità.

Nel test dei 6 minuti, a differenza di altri test funzionali, è il paziente a scegliere l’intensità dello sforzo (potendo rallentare o fermarsi), fornendo un risultato di sforzo sub-massimale. Poiché la maggior parte delle attività quotidiane sono svolte a un livello di esercizio sub-massimale, ecco che il 6MWT riflette il reale stato funzionale per la vita quotidiana.

Il 6MWT è un test pratico e semplice, facile, ben tollerato, sicuro. È utilizzato, presso il nostro centro, per la stratificazione prognostica e la valutazione dell’efficacia terapeutica nei pazienti con scompenso cardiaco e con ipertensione polmonare (idiopatica e secondaria a cardiopatia congenita).

Esistono delle controindicazioni al test, che possono essere:

  1. Assolute: angina Instabile, dispnea, scompenso acuto.
  2. Relative: angina stabile, ipertensione arteriosa al III e IV stadio, aritmie ipercinetiche.

Nel caso di controindicazioni relative il test è eseguito sotto monitoraggio telemetrico continuo.

Condizioni d’interruzione del test sono: dolore improvviso al petto, dispnea parossistica, crampi agli arti inferiori, mancanza di forza improvvisa, barcollamenti, vertigini, diaforesi, e pallore.

Protocollo:

Il Test è eseguito utilizzando un corridoio > 30 m in lunghezza.

L’esame si svolge facendo camminare il paziente per 6 minuti lungo un corridoio di circa 30 metri.  Il paziente può camminare alla velocità che preferisce, fare soste e riprendere il cammino e utilizzare il bastone se abituato a farlo.  All’inizio e al termine della prova si rileva la pressione  arteriosa ed è valutato il grado di difficoltà respiratoria oggettiva e soggettiva: secondo la scala Borg (si mostra al paziente la scala di Borg stampata su un cartoncino, e gli viene chiesto di “indicare il grado attuale di mancanza di fiato” su una scala da “0 = nulla affatto” a “10 = molto, molto grave”). Durante l’esame frequenza cardiaca e saturazione arteriosa sono costantemente monitorate con un cardiofrequenzimetro portatile. L’infermiere ha a disposizione un contagiri meccanico per tener conto del numero dei giri completati e un timer elettronico con una suoneria che squilla a sei minuti dall’inizio del cammino.

Il personale è tenuto ad annotare i metri percorsi fino alla prima sosta, il tempo trascorso e il numero delle soste effettuate, la distanza totale percorsa. Ogni due minuti, mentre il paziente cammina, si valuta frequenza cardiaca, saturazione arteriosa e stato di dispnea. Se i dati rilevati vanno bene e il paziente si sente di farlo, sarà invitato a continuare e ad aumentare il passo.

Il paziente sarà avvisato di ogni minuto che passa per dare la possibilità di adeguare lo sforzo e portare a termine il test nel miglior modo possibile. Al termine dell’esame si rilevano la pressione e saturazione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria. Si chiede la percezione della fatica (secondo scala Borg), e di eventuali sintomi quali: dispnea, dolore toracico, faticabilità alle gambe, confusione.

Il paziente se avrà qualche sensazione particolare, tipo sudorazione eccessiva, palpitazione o dolore deve comunicarlo immediatamente è interrompere il test se non si sente di continuare.

Recupero: Al termine del test il paziente va tenuto in osservazione per almeno dieci minuti, a riposo e seduto, sino al rientro dei parametri vitali (frequenza cardiaca e respiratoria, pressione arteriosa, saturazione di ossigeno).